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Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, “La Zona d’interesse” è la storia di una famiglia tedesca apparentemente normale che vive – in una bucolica casetta con piscina – una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale serenità è situata proprio al confine con il campo di concentramento, a due passi dall’orrore, così vicino e così lontano.
Regista: Jonathan Glazer
Titolo originale: The Zone of Interest
Lingua originale: en
Data di uscita: 22 / 02 / 2024
Durata: 106 min
Cast per La zona d’interesse
Recensioni critica per La zona d’interesse
Le inquadrature finali [tutt’altro che scontate] piazzano un ultimo cazzotto nello stomaco di uno spettatore ormai arrivato al limite. In una sola parola: devastante.
Leggi tutto 08/03/2024 - 4/5![]()
Un reality show perverso e paradossale che nasconde l’orrore dietro a un fiore, una piscina, una pelliccia, una serra, una canoa, una mela, una risata
Leggi tutto 06/03/2024 Trashcult.com
Glazer fabbrica un’esperienza straniante, capace di far riflettere profondamente sulla cosiddetta banalità del male
Leggi tutto 29/02/2024 - 9 It.ign.com
L’orrore irrappresentabile della Shoah in un film più importante che bello
Leggi tutto 27/02/2024 - 3/5 Optimagazine.com
Prendendosi parecchie libertà rispetto al romanzo di Martin Amis (2014) da cui il film è tratto, Glazer avanza nella storia come un entomologo e si ferma sulla mente dei carnefici, su coloro che con la loro malvagità determinarono la tragedia della Shoah pensando che fosse un atto di giustizia
Leggi tutto 25/02/2024 - 4/5 Corriere.it
Il cineasta lavora qui su improvvisi buchi neri nell’immagine, riversando l’immagine luminosa del giardino in una sorta di negativo e raggiungendo così una psichedelia dell’oscurità, che pur trasmettendo inquietudine sovverte l’orrore dell’omologazione estetica, insinua che dietro c’è altro, che tutto può essere sovvertito.
Leggi tutto 25/02/2024 Internazionale.it