Gli orsi non esistono

Japhar Panhabi in un paese rurale dell’Iran, da cui non può muoversi cerca di dirigere un suo set in Turchia. La comunità che lo ha accolto, nel frattempo, si agita per una foto che immortalerebbe un tradimento. Autobiografia e documentazione, mezzo personale e mezzo stilistico, disperazione e miopia, in un cinema militante, in stato di arresto, ma saldo e lucido, capace di denunciare il regime utilizzando le proprie armi. Il limite, il coraggio, il paradosso di quando la settima arte diventa politica.

Leggi tutto 13/03/2023 - 4.1/5

Lancia un chiaro messaggio politico: l’importante è continuare a filmare, a lottare

Leggi tutto 26/10/2022 - 4/5 Criticaleye.it

Un film che cerca la flebile luce della razionalità nella notte dell’irrazionalità pur sapendo evocare la magia perduta di una notte da re magi

Leggi tutto 14/10/2022 Internazionale.it

Panahi si rifugia, con una cinepresa amatoriale e un pc portatile, in un paesino sperduto al confine fra Iran e Turchia, convinto, o quanto meno speranzoso, di poter fornire le direttive registiche del film che ha in mente, da remoto, ai suoi collaboratori che girano in una città turca (le targhe delle auto sono quelle dell’area di Istanbul…).

Leggi tutto 14/10/2022 - 4/5 Nocturno.it

Lo spazio villaggio che prima abbraccia Jafar, poi lo inquisisce e infine lo costringe all'esilio è la naturale metonimia dell'Iran, che mette sotto assedio e sotto processo quelli che provano a guardare ciò che c'è oltre la cornice, oltre i limiti del quadro imposto dal regime.

Leggi tutto 13/10/2022 - 8 Ondacinema.it

Il regista iraniano continua a usare il cinema per riflettere sul suo Paese, sulla sua condizione e sul senso del proprio lavoro. Per chi vuole un cinema che sappia stimolare l'intelligenza

Leggi tutto 08/10/2022 - N.D. Iodonna.it